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Corrente e tensione

Didattica

CORRENTE E TENSIONE


CORRENTE ELETTRICA

La corrente elettrica è un qualsiasi flusso di carica elettrica, tipicamente attraverso un filo metallico o di altro materiale conduttore. La corrente convenzionale venne definita come il flusso di carica positiva, anche se sappiamo, nel caso della conduzione metallica, che la corrente è causata dal flusso di elettroni con carica negativa nella direzione opposta. Nonostante ciò, la definizione di corrente convenzionale resta valida. Il simbolo normalmente usato per la quantità di corrente (la quantità di carica che scorre in un conduttore nell'unità di tempo) è “I”, e l'unità di misura della corrente elettrica è l'ampere A”.

Nei conduttori metallici (esempio: cavi elettrici), la corrente è causata da un flusso di elettroni (particelle a carica negativa), ma non è così nella maggior parte dei conduttori non metallici. La corrente elettrica negli elettroliti è data dal flusso di atomi e/o molecole elettricamente cariche (ioni), che possono essere sia negativi che positivi. Le correnti elettriche nel plasma, sono flussi di elettroni, così come di ioni positivi e negativi. Nell'acqua ghiacciata e in alcuni solidi elettrolitici, la corrente è costituita da un flusso di protoni.

La corrente elettrica può essere misurata direttamente con un amperometro, ma questo metodo richiede l'interruzione del circuito, che spesso è un inconveniente. La corrente può anche essere misurata senza spezzare il circuito, tramite il rilevamento del campo magnetico da essa generato. Gli strumenti usati per questo comprendono: sensori a effetto Hall, morsetti e spire di Rogowski, tipicamente nominati come pinze amperometriche.



ELETTRICA (differenza di potenziale)

In fisica, la differenza di potenziale è la differenza in potenziale tra due punti immersi in un campo vettoriale conservativo. Nel contesto dell'elettricità, il campo vettoriale conservativo è il campo elettrostatico. Tra due punti nel campo si può definire una differenza di potenziale elettrico la cui unità di misura è il volt. Tale differenza di potenziale è talvolta chiamata tensione o voltaggio.

Una differenza di potenziale tra due punti genera una forza detta
forza elettromotrice o emf (electromotive force) che tende a spingere due elettroni, od altri portatori di carica, da un punto ad un altro. Una differenza di potenziale è anche generata tra gli estremi di un conduttore elettrico che si muove perpendicolarmente ad un campo magnetico. La differenza di potenziale tra due punti in un circuito elettrico, poi, è pari alla differenza tra i loro potenziali elettrici.

La differenza di potenziale è definita come la quantità di lavoro per carica necessaria a muovere una carica elettrica dal secondo al primo punto. Nel sistema di misure, la differenza di potenziale, il potenziale elettrico e la forza elettromotrice sono tutte misurate in volt. Gli inglesi, per rendere onore al genio di Alessandro Volta, uno dei primi scienziati a compiere esperimenti con l'elettricità (famosa la pila di Volta) chiamano voltage la differenza di potenziale. In italiano, al contrario, si utilizza il termine tensione, essendo "Voltaggio" un comune in provincia di Alessandria.

Se si pensa ad un'analogia fra un circuito elettrico ed uno idraulico, composto da una serie di tubi in cui scorre acqua spinta da pompe in assenza di gravità, la differenza di potenziale corrisponde alla differenza di pressione fra due punti. Se c'è differenza di pressione, l'acqua, che scorre dal primo punto al secondo, può compiere lavoro, come alimentare una turbina.

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